02 Mar
Il rigassificatore OLT, ancorato a 22 Km della costa di Livorno, sarà sottoposto a ingenti lavori di adeguamento dell’impianto per un investimento pari a 6 milioni di € a seguito dei quali sarà trasformato in una sorta di distributore all’ingrosso di GNL.
Il rigassificatore è stato fino ad oggi utilizzato per lo stoccaggio del gas naturale liquido (GNL) in arrivo dall’estero su grandi navi che veniva successivamente riportato in forma gassosa e immesso nella rete nazionale attraverso un gasdotto sottomarino.
A partire da Gennaio 2022 le navi metaniere di 90-120 metri (le cosiddette ‘bettoline’) potranno rifornirsi direttamente al rigassificatore dove ritireranno il GNL in forma liquida e lo trasferiranno nei depositi in costruzione nei porti (a Oristano, Ravenna, Livorno). L’obiettivo finale è utilizzarlo per rifornire le navi alimentate a Gnl e anche i camion e Tir (in Italia sono già attivi 94 distributori di Gnl per autotrazione), riducendo così le emissioni di inquinanti e favorendo la transizione energetica.
L’intervento ha ottenuto l’autorizzazione ministeriale nell’ottobre scorso e recentemente ha avuto luogo una conferenza stampa online durante la quale Marika Venturi, responsabile Relazioni istituzionali, comunicazione e commerciale di Olt, ha annunciato tempi e modalità dell’operazione. Venturi spiega: «Da oltre un anno è stata imposta la riduzione delle emissioni di zolfo nel trasporto marittimo, dal 3,5% allo 0,5%, e questo risultato si può ottenere solo utilizzando combustibili a basso tenore di zolfo, come il Gnl che è il più economico, oppure applicando dei particolari filtri (scrubber). Il nostro progetto si spiega in quest’ottica». Il nuovo servizio di ‘small scale’ mira ad aprire un nuovo mercato, spingendo l’entrata in esercizio di navi alimentate a Gnl che, secondo Venturi, dovrebbero essere incentivate con i fondi europei del Recovery Plan.
I beneficio ambientale sarà controbilanciato dall’aumento del traffico marittimo: Olt chiederà infatti al ministero dello Sviluppo economico di poter ricevere al rigassificatore un numero di navi maggiore rispetto all’attuale, dietro verifica dell’impatto ambientale e della sicurezza della navigazione. «L’obiettivo è fare più di 100 ricariche all’anno di Gnl, se il mercato le richiederà», ha precisato Venturi.
Intanto la società ha modificato il codice di rigassificazione, che riassume le condizioni contrattuali per l’utilizzo del nuovo servizio, e l’ha pubblicato sul proprio sito Internet: fino al 12 aprile prossimo gli interessati potranno presentare osservazioni.